Una madre, il giorno di Natale, ha dovuto dire ai suoi figli che il loro padre era stato ucciso e, senza il momento di una lacrima, che dovevano fare i bagagli e lasciare le loro vite, scuole, amici, giochi, sport, amori, abitudini, senza chiedere altro. La donna “strana” a cui il destino aveva regalato alcuni sorrisi, forse dettati dalla gioia di sentirsi finalmente a casa, accolta, al sicuro, ha stretto le labbra nella consapevolezza che per lei e la sua famiglia questo non è possibile. Continua a leggere “Se la mafia spenge il Natale”