Chi ha paura della musica?

Botte per fermare le prove di un concerto. Accade a Ravenna in un pomeriggio d’estate. Lo hanno raccontato, attoniti, i musicisti, vittime di chi al dialogo ha preferito la violenza. La musica va avanti, ma l’amarezza e il timore per chi vuole far tacere la bellezza delle note, nel silenzio della paura e dell’ignoranza, rimane e ci interroga.

marco zanotti copertina

A chi dà fastidio la musica? Chi può pensare di bloccare le note con la violenza? Piacerebbe rispondere che nessuno può sentirsi in pericolo quando nell’aria si diffondono le vibrazioni di un concerto. Come è amaro leggere, invece, la notizia di quanto è accaduto ieri a Ravenna durante le prove di un evento unico di incontro tra percussionisti di diversi paesi del mondo, in uno spazio di arte e di dialogo come il CISIM.

Lo ha raccontato, nel suo profilo Facebook, Marco Zanotti ideatore del laboratorio permanente “Officina del Ritmo”, coinvolto direttamente nelle prove, purtroppo trasformate in rissa. Le sue parole spiegano l’incredulità e il biasimo verso chi ha deciso di irrompere sul palco e sui musicisti, rei di suonare alle 13, decretato dagli aggressori, non si sa secondo quale fuso, orario del sonno.

marco zanotti okSiamo stati aggrediti fisicamente da due bisonti con relative mogli che hanno fatto irruzione al CISIM e si sono scaraventati sul palco, facendosi largo tra gli strumenti. Tamburi che rotolavano ovunque e un paio di essi rovinati. Ma soprattutto hanno preso a pugni uno di noi che aveva fatto notare loro semplicemente che all’una di solito si mangia. Questi poveri cristi, che abitano nel vicinato e non avevano mai avuto contatto con il Cisim, erano infuriati proprio per il rumore delle prove che non li faceva riposare. Noi ci stavamo per fermare per la pausa pranzo: tavola già imbandita, ore 13:15.”

Cisim è l’acronimo di centro internazionale studi e insegnamenti mosaico. E’ un edificio pubblico, molto ampio, con grandi vetrate, a Lido Adriano, frazione del comune di Ravenna sul mare. Per anni ci hanno lavorato mosaicisti arrivati da diverse nazioni, poi si è tenuto il nome, ma modificato l’utilizzo, trasformandolo in uno spazio culturale: un luogo di ritrovo e di dialogo per spettatori, artisti e intellettuali del mondo.

marco zanotti cisim

Ieri, infatti, insieme all’Officina del ritmo, c’era il direttore della Bomba di tempo di Buenos Aires, Alejandro Oliva con un ensamble, creato appositamente, di 15 percussionisti professionisti proveniente da varie parti d’Italia.

La dimostrazione della bellezza dell’incontro della musica in uno spazio d’arte che si è trasformata nel quadro del degrado di alcune coscienze, cieche e sorde alla meraviglia.

Ho negli occhi lo sguardo iniettato di sangue di questi signori, chiaramente vittime di loro stessi – prosegue nel racconto Zanotti – A nulla sono valsi i nostri tentativi di dialogo e di pacificazione. Abbiamo trascorso tutto il pomeriggio tra carabinieri, polizia, responsabili del festival e giornalisti. L’assessore alla cultura, così come i responsabili del festival sono piombati sul luogo immediatamente e tutti quanti ci sono stati molto vicini.”

Tre musicisti sono finiti in ospedale. Bilancio di una rissa non certo di una sezione di prove per un concerto destinato alla Trentesima edizione di un Festival di musica riconosciuto a livello internazionale.

Sia chiaro: la violenza, dettata dall’ignoranza, non ferma la musica, animata dall’amore per gli altri.

Sconvolge però che un egoismo esasperato, accentuato da una dilagante marea di messaggi negativi e di immagini squallide, possa permettersi di trasformare le atmosfere e il clima di gioia di un pomeriggio di note. Non c’è stata possibilità di dialogo, donne e uomini presi da una rabbia ingestibile hanno attaccato e volevano distruggere per imporre la loro volontà. Viene il terrore a pensare ad un episodio ascrivibile alle logiche della legittima difesa trasposte nel contrasto per il diritto al riposino.

Un sonno più lungo e meno naturale ci attende se non predisponiamo anticorpi a questa deriva.

È un episodio di intolleranza che non fa che confermare il bisogno di cultura che la nostra società ha. Cultura Al posto della paura.”

Chiosa Zanotti che, proprio per non esacerbare il clima, precisa di esprimere “solidarietà al Cisim che da sempre è centro di resistenza culturale e sociale e alla comunità di Lido Adriano che non è certo rappresentata da questi disgraziati.”

marco zanotti copertina ok

Il concerto va avanti, per la maggioranza che vuole ascoltarlo. Per questo, anche da questo piccolo spazio scritto di resistenza, fa piacere promuovere quanto andranno a proporre i musicisti, colpiti ma non domi.

Si esibiranno domani, lunedì 10 alle 18 con prove aperte in Piazza del popolo; mercoledì 12, il concerto alla Darsena Popup, alle ore 21:00. Oggi pomeriggio alle 18 sempre al Cisim c’è invece un appuntamento speciale moderato da Zanotti: una conversazione con Stella Chiwese, la regina della mbira, musicista e personaggio incredibile che ha fatto la storia dell’indipendenza dello Zimbabwe, simbolo di lotta e resistenza, dei popoli e delle donne.

marco zanotti stella.jpg

Spero che siano in tanti a dimostrare che la cultura non si ferma con la paura: la musica vince sul silenzio assordante dell’ignoranza.

 

Questa sera noi andiamo al concerto di Viola con il coro di cui fa parte (l’associazione Il Giardino delle voci) nell’ambito della 1/2 notte bianca dei bambini. Ieri pomeriggio tanti piccoli hanno partecipato al laboratorio per allenare le voci.

Cresciamo musicisti, cantanti, melomani, ascoltatori attenti, artisti non ignavi violenti!

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