Maria è il nome di una giovane donna rumena, uccisa a botte e abbandonata in un giardinetto a Roma. Una storia di violenza, dolore e indifferenza che rischiava di chiudersi senza traccia. Quando è la morte a restituire l’identità ad una vita, abbiamo perso tutti. Continua a leggere “In ricordo di Maria”
Gli occhi unici di Zina
I bellissimi occhi di Zina continuano a fissarmi. Scrivono e parlano di lei come vittima dell’ennesimo caso di femminicidio. Quello sguardo intenso si ferma nell’aggettivo che interroga, quasi retorico: ancora uno? Quanti sono già? I numeri crescono, non si fermano, ma non c’è “ennesimo” che possa assuefare l’attenzione. Continua a leggere “Gli occhi unici di Zina”
La grande orchestra non si può fermare
“Ti rendi conto: hanno colpito durante l’evento a cui teniamo di più! Uno dei sindaci più amati nella storia del nostro paese: da 20 anni governava Danzica. E’ stato rieletto anche senza partiti. Tanti sono andati all’ospedale a donare il sangue per lui. Non ci posso credere!” Con Barbàra, la mia amica polacca, ho cercato di capire gli effetti dell’odio, ma anche la voglia di resistenza nel cuore dell’Europa.
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