Michele e un’edicola per cantare

“Il sogno è di far diventare il chiosco itinerante per andare nei borghi, nelle piccole realtà dove si può trovare chi, dai 14 agli 80 anni, vuole dare voce, con la canzone, a ciò che sente. L’obiettivo è culturale non commerciale. Conoscere, condividere con la musica e non mirare alla realizzazione di un disco.”michele edicolacustica

Siamo un paese nel quale sembra ci si riscopra cantanti e critici musicali nella settimana del festival di Sanremo: si riprendono i ritornelli, ci si confronta su alcuni passaggi, i più arditi si lanciano in discussione storiche sulle melodie del passato. Poi sembra che la musica finisca, mentre nelle strade, nelle piazze, nelle scuole e negli studi di registrazione le note continuano a volteggiare, oltre le fioriere dell’Ariston. La realtà è che nelle nostre città centinaia di persone suonano, cantano, provano a far conoscere antiche e nuove sonorità, accompagnate da testi inediti o ripresi della tradizione e c’è un pubblico che ha voglia di ascoltarli e confrontarsi con loro. Musicisti; autori; melomani, che non vogliono vivere della loro passione, ma non rinunciano al sogno di essere ascoltati e di ricevere un applauso. A Grosseto c’è chi ha intercettato questo bisogno e lo ha trasformato in un’idea unica. Michele Scuffiotti, una laurea in tecnologia alimentare, tastierista e arrangiatore del gruppo dei Gramma, ha comprato un chiosco per vendere giornali, riviste, cd e giochini per bambini e l’ha fatta diventare un’edicolacustica. Un progetto nato per caso da un concorso della Panini, trasformato in una piccola area concerti dal vivo, poi in uno spazio di approfondimento culturale sulla musica e infine in una trasmissione musicale televisiva sulla rete locale TV9. L’idea di base è far conoscere chi vuole comunicare attraverso la musica, senza le velleità dei talent e con i piedi per terra. Michele si sveglia alle cinque come tutti gli edicolanti e dalle sei è a Piazza Ferretti anche se la sera prima ha registrato una puntata e il sabato successivo dovrà organizzare un concerto vicino al chiosco. Che sia questa la magia reale della musica? Con il suo accento aspirato, mentre consigliava album illustrati e salutava i clienti abituali, Michele mi ha raccontato la sua traccia fuori dai cd.

La traccia: spazi liberi per cantautori

michele tastierista.jpg“Ho studiato, mi sono laureato ed ho provato a portare avanti anche la mia passione per la musica con vari ruoli: tastierista, tecnico di palco, consulente, direttore artistico. Nel 2006 mi sono trovato senza lavoro, per due anni ho cercato, alla fine sono arrivato davanti ad un chiosco abbandonato da un anno in una piazza frequentata della città. Ho pensato che mi ero sempre occupato di libri, fumetti, musica, quindi la cultura di base per aprire un’edicola ce l’avevo. Ho dovuto lavorare un po’ per sistemare il posto, ma nell’ottobre 2010 ho aperto. Per due anni, orario continuato: dalle sei di mattina alle sette di sera. Ho dovuto mollare un po’ la musica, ma sapevo che sarebbe tornata.”

“Nel 2012 la Panini organizzò un concorso: bisognava mostrare il ritorno degli scambi di figurine nelle edicole. Pensai di costruire una piccola iniziativa, di sabato, con un mio amico che suonava e la sua fidanzata che truccava i bambini. Si raccolsero parecchie persone tanto che il lunedì chiesi ai miei clienti abituali se avessero gradito la musica dal vivo: mi risposero tutti con entusiasmo. Cosa ci voleva allora a provarci: bastavano un po’ di sedie e un mini impianto di amplificazione. L’edicola da confessionale a luogo di ritrovo e aggregazione musicale. Solo chitarra, voce e testi inediti per una sfida che non ambiva a riempire la piazza. Il primo concerto infatti eravamo in cinque, ma sabato dopo sabato il pubblico è aumentato fino a 50 /60 persone che decidevano di trascorrere un’ora e mezzo del loro pomeriggio ad ascoltare musicisti del luogo con propri testi e arrangiamenti.

michele concerto 2

E’ il 2014, l’anno nel quale il chiosco diventa un’edicolacustica. Un’idea che supera i confini cittadini, tanto che cominciano ad arrivare artisti da Firenze, Siena, ma anche da Roma. Non solo note, ma anche parole, l’interesse va alla cultura musicale, per cui organizziamo un incontro con un piccolo palco sul quale interviene Vittorio De Scalzi a parlare della musica degli anni 70.“

“Capisco che l’attenzione non è solo per le esibizioni, ma proprio per gli artisti. Il crowdfunding per poter pagare i diritti alla Siae e i rimborsi agli artisti è partito, quindi si può aggiungere la richiesta di uno sforzo ulteriore a cantanti e musicisti: venire alle 7 di mattina in edicola per una diretta facebook, dialogare e vendere anche i giornali. Non è un caso che abbia battezzato l’idea Morning glory. Con me si era formata già un piccolo gruppo senza il quale non avrei potuto continuare: Alberto Guazzi coideatore dei vari progetti e Federico Cosci tecnico e regia. Hanno cominciato a venire cantanti anche da altre città e le nostre dirette sono finite su TV9 telemaremma, il canale locale. La visibilità garantita era completa, perché Il Tirreno pubblicava l’intervista all’artista che sarebbe stato in edicola il giorno successivo. Manca la radio qui, oppure saremmo andati anche nell’etere!”michele e alberto

“Grazie al Morning Glory ci è venuta la voglia di alzare un po’ la posta in gioco e creare un vero e proprio spettacolo di un’ora e ci siamo lanciati con il progetto di EdicolAcustica CIRCUS. Una trasmissione televisiva nella quale parliamo di musica, dagli anni 60 ai giorni nostri, con l’intervento di cantautori, gruppi e scuole di musica. Abbiamo una band fissa che suona dal vivo, come nel Letterman show. Già dal Morning Glory con Alberto Guazzi si è creata una coppia televisiva giocata su un dualismo particolare: lui intervista con domande mai scontate gli artisti e io parlo più del comparto tecnico e artistico. E’ la prima produzione musicale propria di Tv9 in 20 anni di attività. Le prossime puntate andranno in onda il venerdì, dal 22 febbraio in poi si possono vedere in streaming nel sito di tv9 ( http://www.tv9italia.it). Saranno otto, in una interverranno anche Edoardo Vianello con Alessandro D’Orazi e ce ne sarà una speciale su Luigi Tenco. “

“Abbiamo registrato dal 14 al 17 gennaio, 2 puntate al giorno, con il pubblico in sala, nella pizzeria CircoPizza. Non avevamo il budget per uno studio e poi ci è piaciuta l’idea di un luogo nel quale si mangia, si beve una birra e intanto si ascolta e si discute di musica. Ho dormito tre ore per notte. Però è stata una grande soddisfazione con artisti abituati a palchi nazionali e non solo, che sono rimasti colpiti dalla nostra idea. Ci dicono che da noi si respira la voglia di fare una divulgazione, fruibile a tutti.

Siamo stati riconosciuti dal MIBAC tra gli esperimenti più interessanti a livello nazionale durante la festa della musica. Sono venuti a intervistarci da Repubblica Tv a Radio Capital e Radio 105.”

michele in tour“Il sogno è di far diventare il chiosco itinerante per andare nei borghi, nelle piccole realtà dove si può trovare chi, dai 14 agli 80 anni, vuole dare voce, con la canzone, a ciò che sente. L’obiettivo è culturale non commerciale. Conoscere, condividere con la musica e non mirare alla realizzazione di un disco. Nella nostra trasmissione noi raccontiamo come i fenomeni musicali si siano intrecciati con la storia.

L’impegno per la televisione, che io porto sempre avanti parallelamente al mio lavoro, ha fermato per un po’ il morning e le esibizioni dal vivo, finanziate con il crowdfunding che va seguito.  Servono soprattutto le risorse per pagare i diritti Siae.

Noi andiamo avanti e vediamo se riusciamo a riprendere tutto. Intanto abbiamo la promozione delle trasmissioni. Dovevamo andare anche a Sanremo nello stand della Regione Liguria: volevamo occuparci di uno spazio nel quale intervistare tutti i professionisti che sono dietro le quinte della musica. Non è andata, ma non ne facciamo una tragedia. Lo vediamo e commentiamo in edicola. “

“A noi interessa realizzare le nostre idee con un bel lavoro di squadra senza pensare a ritorni di gloria o economici. All’edicola dai concerti non rientra nulla, ma abbiamo fatto conoscere cantautori e band non solo locali e, tutti quelli che hanno assistito ai concerti o alle dirette mattutine, hanno comprato il loro cd.  E’ una cosa ganza, nuova, soprattutto per realtà come la nostra nelle quale negli ultimi anni si è fatto quasi nulla per la musica inedita, ma neanche per le cover. Noi invitiamo le scuole e facciamo intervenire gli studenti non gli insegnanti, con tutte le loro incertezze, senza discorsi preparati, diamo spazio per farli conoscere così come sono.

michele copertina.jpg

Siamo conosciuti a livello nazionale ormai, per la gioia delle nostre famiglie. Mio padre avrebbe voluto all’inizio che facessi il perito agrario, poi ha visto che sono riuscito a far stare insieme lavoro e passione ed ora è uno dei miei più accaniti ammiratori. Lo era anche la mia mamma, che non c’è più, che era una fruitrice di musica a tutti i livelli.”

 “Non so se capiterà mai che la musica possa diventare un lavoro, ma voglio essere realista. Io fò l’edicolante e rimango con i piedi a terra. Se non ci fossero stati Alberto e Federico e tutta la barca di persone che lavorano con noi al Circus io non sarei andato avanti nel mio ruolo di direttore artistico, rompi scatole che va alla ricerca dei cantautori. Il progetto vale perché c’è chi con me ci crede, senza puntare troppo alto: realizzare ogni giorno un piccolo sogno. “

La traccia volante: Le cose belle nascono dal basso. Nel mondo del tutto e subito, c’è bisogno di partire dalla terra. Da una chitarra, un microfono davanti ad un piccolo pubblico su un marciapiede, cantando le canzoni che si è scritti e arrangiati da soli. Bisogna crederci tanto, ma poi scatta l’applauso e ne è valsa la pena. L’edicolacustica offre questa prospettiva e possibilità, senza far dimenticare che esistono le delusioni. E’ il mondo della musica.

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