Chiara e Paola danno potere ai bambini

“Occuparci di libri e infanzia era un sogno del cassetto di tutte e due. E’ bello poter raccontare. La maggior parte delle persone che vengono non acquista in maniera autonoma, ma chiede e si confronta con noi.”

libraie 3Ci sono luoghi speciali nei quali viene offerta libertà di immaginazione. Varcato l’ingresso, si perde il collegamento con la propria identità per trasformarla, senza essere visti, in quella di una condottiera, di un mago, di un folletto, di una super eroina. Un passo e ci si tuffa nelle onde di una tempesta o tra i corridoi di un maniero. L’incantesimo è unico perché si possono coinvolgere i propri figli, nipoti o genitori e nonni, senza effetti speciali, solo scegliendo da ordinati scaffali, in atmosfere speciali che isolano dall’esterno, favorendo la fantastica mutazione. Tra le pagine, sulle mensole colorate, in compagnia di animali di pezza o giocattoli di legno, si possono anche trovare le parole per dirlo, le riflessioni che aiutano a spiegare realtà complesse in modo semplice.  Sono le librerie per bambini, depositarie di un ruolo prezioso nelle strade della città: sospensione e cura del pensiero da 0 a 100 anni. Chi decide di aprirne una, compie un’operazione di resistenza culturale che spesso parte da percorsi e scelte personali precise, come quella di Chiara Zanoni e Paola  Comodo, le libraie di Potere ai Bambini di Varese. Chiara racconta di una sfida che ha condiviso con la sua amica Paola per dedicarsi ad un obiettivo culturale, unito ad uno personale: una libreria dove iniziare una nuova vita, riprendendo una strada del passato.

La traccia: libri e attività per i bambini a Varese

“ Molti ci fanno i complimenti per questo nome, ma qualcuno lo trova un po’ aggressivo. Io sono stata ispirata da un libro. Avevo letto a mia figlia Jacob 2.2, tre racconti di Mordecai Richler, editi da Adelphi. Jacob è il più piccolo della famiglia che deve ripetere due volte le frasi o non lo ascoltano, spesso lo aiuta un collettivo denominato “potere ai bambini”, formato da fratelli e sorelle più grandi. Alla fine, però, si salverà da solo. Mi è capitato nel corso della mia vita di segnarmi il nome di un personaggio di un libro o di un film per poi poterlo assegnare ad un progetto o ad un figlio. Cosa di meglio per la nostra libreria di Potere ai bambini.”

libraie logo“La nostra avventura è diversa da quella di Jacob, ma, se ce la faremo, sarà sempre per merito dei piccoli e di noi stesse. Io e Paola avevamo due ruoli diversi in grandi aziende. Paola era area manager di un noto marchio della moda. Io lavoravo in un importante gruppo editoriale.

Occuparci di libri e infanzia era un sogno del cassetto di tutte e due, poi abbiamo preso altre strade, trovando occasioni professionali importanti che non si potevano rifiutare.”

Ritorno ai propri sogni

“Abitavo a Milano, mentre Paola girava tutta l’Italia. Quando abbiamo cominciato a ragionare sull’idea di un progetto comune, lei era ferma perché aveva da poco avuto un bambino  con dubbi e prospettive sul suo ritorno al lavoro. “

“Siamo tutte e due di Varese: io mancavo da 20 anni; Paola, itinerante, ci stava molto poco. Siamo tornate entrambi a casa: un ritorno su noi stesse. A Milano non riuscivo più a ritrovarmi: è una città vulcanica, però ti succhia le energie, con una velocità a livello lavorativo che impedisce di fare molto altro. Negli ultimi anni vedevo mia figlia  solo mezz’ora prima di metterla a dormire. Ho temuto che mi stessi perdendo tanti momenti importanti della sua crescita che non sarebbero più tornati. Ho messo tutto sul tavolo: dovevo cambiare la mia vita. Mi sono ascoltata e ho sentito solo lamentele. La domanda che mi sono posta allora è stata: voglio continuare in questo modo, aspettando il cambiamento dall’alto o voglio agire?

Come dice De Andrè: “continuerai a farti scegliere o finalmente sceglierai””

libraie chiara“Ho razionalizzato sulle mie competenze. Per alcuni anni avevo lavorato nel digitale in ambito didattico, per un periodo ho pensato potesse essere la mia strada. Il mio primo obiettivo era però rallentare e dare la possibilità a mia figlia di stare in mezzo alla natura, ai boschi, ai laghi: spettacoli che a Milano non ci potevamo permettere.”

“Varese è sembrato il posto giusto: mancava completamente una realtà come quella che avevamo in testa io e Paola. Ci sono diverse librerie, ma nessuna dedicata ai bambini. Abbiamo pensato a tutto quello che avremmo voluto trovassero i nostri figli, non solo come libri, ma anche come luogo, attività, tipo di atmosfere.

Non è stato facile lasciare i nostri lavori. Abbiamo scelto quasi insieme: io mi sono licenziata a giugno, Paola finiva la maternità a luglio, ad ottobre abbiamo aperto la libreria. Fili invisibili ci hanno unito e ci hanno riportato alle nostre aspettative e sogni.

Io mi sono diplomata alle Magistrali, laureata in filosofia e conseguito un master in editoria informatica. Mi ero quasi dimenticata tutte le mie competenze. Paola ha sempre avuto una passione per i libri e per il mondo dell’infanzia, oltre ad avere fondamentali competenze commerciali per gestire un’attività.”

Libri, laboratori e progetti

libraie 4

“Trovare il locale adatto è stata la parte più difficile: volevamo rimanere in centro che a Varese è piccolo con affitti alti. Sembrava l’avessimo individuato, poi non se ne è fatto niente: a giugno eravamo già senza lavoro, ma anche senza il luogo dove ricominciare. Il destino per fortuna era segnato: un’amica si è accorta che un negozio con tutte le caratteristiche che cercavamo era stato appena messo in affitto. Ad agosto abbiamo trovato il nostro spazio. Non siamo nell’isola pedonale come volevamo, ma molto vicine e poi abbiamo il numero di stanze necessarie per poter organizzare anche i laboratori.

Abbiamo avuto da subito diverse collaborazioni: chi si occupa di arte terapia o musicoterapia. I laboratori ci stanno dando grande soddisfazioni, ma servono luoghi neutri per cui abbiamo tolto tutto dalle sale adibite. A dire la verità, proprio per queste esigenze, ora ci servirebbe più spazio. Siamo state accolte con molto calore ed entusiasmo: all’inaugurazione c’erano 500 persone, per una libreria è un numero che ci ha scioccato. Quasi da subito quindi abbiamo avuto la sensazione di essere sulla strada giusta. Non mancano le difficoltà: la gestione di una libreria è complessa e ci dobbiamo fare ancora le ossa , non è facile vedere che si fa il massimo e non rientra molto, ci si scoraggia un po’, ma poi la percezione che il nostro progetto sta andando avanti ci ripaga.” “libraie laboratorio

“Abbiamo tanta voglia di fare, anzi sempre di più, siamo ambiziose e ci piacerebbe aprirci al territorio con un numero maggiore di occasioni e iniziative. Vorremmo creare delle sinergie con altri commercianti e non sempre è facile a Varese. Conosciamo il panorama delle librerie indipendenti per ragazzi e siamo in contatto con tanti colleghi, per esempio, in Emilia Romagna, ci piace molto il modo con cui riescono a coinvolgere i quartieri nei quali si trovano.

Questo è uno dei prossimi obiettivi. Quello raggiunto è che noi siamo felici.  E’ bello poter raccontare. La maggior parte delle persone che vengono non acquista in maniera autonoma, ma chiede e si confronta con noi. Noi siamo appassionate a quello che vendiamo, siamo indipendenti quindi i libri li scegliamo noi e li seguiamo lungo il percorso che li porta fino ai lettori. Amare ciò che si fa e seguire la propria strada con i propri ritmi, ci fa sentire a metà dell’opera, anzi un po’ più avanti.”

La traccia volante: Leggete ai vostri figli, fonderete con loro un legame unico! “Hai un potere di umana magia nella gola, unico eppure comune: perché ne sei avaro? Parla con lui, con lei. Non negargli ciò che sai fare, che gli serve. E se non sai cosa dire, ci sono sorgenti di parole giuste, che son fatte per questo: leggi un libro.” (Leggimi Forte, Bruno Tognolini, Rita Valentino Merletti)

 

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