Piero fa riscoprire il profumo dei limoni

 

“All’inizio qualche amico mi prendeva in giro e non capiva perché avessi deciso di prendere questa strada. Alcuni denigravano il lavoro del contadino. La maggior parte si è ricreduta.”
piero e fatima apetta

C’è una generazione, per pochi anni l’ho saltata, che sta percorrendo tracce fondamentali verso la riscoperta dei valori legati alla terra: il rispetto dei tempi, la cura attenta di una pianta, la condivisione del raccolto. Ragazze e ragazzi riprendono sentieri, ereditati spesso da genitori e nonni. Partono solitari. Lungo di essi incontrano chi decide di dare loro una mano e di ritrovare insieme il senso di conquiste semplici e necessarie: come gustare le zucchine di cui si è seguita la crescita o prendere un frutto dal ramo dell’albero che si è annaffiato e accudito. Piero Napolano, dieci anni fa ha intrapreso questa strada: prima sulle terre della sua famiglia a Marano, dove è riuscito a realizzare degli orti sinergici e a iniziare a vendere i suoi prodotti. Il sogno però lo ha realizzato a pochi chilometri da Napoli, tra Bacoli e Pozzuoli, nella zona dei Campi Flegrei, dove ha creato un’azienda agricola su una terra fertilissima. Dall’aprile del 2018 ha deciso di aprire la sua casa ai turisti: accoglie ospiti da tutto il mondo nella Lemontree House. Con lui c’è Fatima, la compagna, conosciuta durante un Erasmus in Andalusia. Ha scelto di seguire Piero qui, davanti ad un altro tratto di Mediterraneo, per mettere in pratica il motto della loro vita: compatir es vivir. Il racconto della loro traccia è un respiro nella corsa quotidiana.

La traccia: agricoltura e ospitalità dal passato al presente

“Siamo due viaggiatori: in ogni posto in cui siamo stati, abbiamo cercato l’ospitalità diffusa per vivere fino in fondo l’anima del luogo in cui ci trovavamo. Questa è la filosofia da cui è nata l’idea, da circa un anno, del nostro Bed and breakfast. L’azienda agricola è frutto, invece, del mio richiamo alla terra. Sono stato sempre in campagna con i nonni contadini e una madre che mi ha insegnato l’amore per tutto quello che mi circondava. Non era facile visto il luogo nel quale sono cresciuto: Marano, terra dei fuochi.”

“Forse è stata proprio la volontà di difendere l’ambiente, trasmessa dalla mia famiglia, che mi ha portato in prima linea nelle manifestazioni e nelle battaglie contro la discarica di Chiaiano. Per un po’ mi sono allontanato dal rapporto diretto con la campagna: ho studiato, mi sono laureato in conservazione dei beni culturali. A 25 anni, ho sentito proprio la necessità di tornare ad occuparmi della mia terra. Ho cominciato dai terreni di famiglia a Marano. Ho recuperato le conoscenze dell’agricoltura, tramandate dai miei nonni, portandole nella contemporaneità: permacultura, agricoltura sinergica, con un’attenzione, derivata dalle mie angosciose esperienze precedenti, al compostaggio.
Ho realizzato degli orti sinergici ed un orto a filari. Vendevo i prodotti direttamente o li portavo ai mercatini.”

Un luogo, un progetto e un sogno
“Due anni fa, ho deciso di cercare un’aria diversa: sono arrivato in un luogo meraviglioso, tra gli scavi della mitica Cuma e il mare. Un territorio ricco di storia e anche molto fertile. Mi sono innamorato dei profumi dell’agrumeto e dei colori che mi circondavano.”

“Nel 2009 la terra mi ha proprio richiamato, ma è in questo lembo di paradiso che ho cominciato a costruire il mio sogno. Dal mio passato è emersa una condizione fondamentale con cui avrei portato avanti il progetto: la condivisione. Coltivo la terra, seguendo i ritmi delle stagioni, nel momento della raccolta sono contento che partecipino coloro che consumeranno i miei prodotti. Vengono qui e raccolgono le loro zucchine, prendono dal ramo i mandarini, mentre io spiego come sono state coltivate e curate le piante e i semi da cui provengono.”

“Ho deciso di dare anche tutti i consigli possibili affinché, nel luogo che ne è la culla, si possa seguire la cosiddetta dieta mediterranea, in maniera corretta. E’ assurdo che nei nostri territori, con tutti i prodotti sani che abbiamo, ci siano percentuali tanto elevate di obesità. Per questo sento l’impegno di andare anche nelle scuole a parlare con i bambini e i ragazzi, non solo di una corretta alimentazione, ma anche dei valori che la terra insegna: la pazienza, l’attesa, l’attenzione e il rispetto della natura.”

piero e fatima giovani
“Il bed and breakfast è un progetto che abbiamo deciso di unire da poco alla nostra attività. La casa c’era già e sono stati necessari solo piccoli lavori per renderla più ospitale. Degli interni si è occupata soprattutto Fatima. Ci siamo conosciuti a Siviglia dove ho fatto l’Erasmus. E’ andalusa. Ha deciso di seguirmi per realizzare insieme il nostro sogno di condivisione nella natura.”

“Da aprile del 2018 abbiamo già avuto diversi ospiti, sia italiani, sia stranieri. Ricordo la prima famiglia che è venuta. Arrivavano da un’isola dell’Inghilterra. Abbiamo raccolto insieme l’insalata e ce la siamo mangiata a pochi passi dall’orto. Erano entusiasti, soprattutto per l’esperienza che ha potuto vivere il loro figlio adolescente. In cambio ci hanno mandato i prodotti del loro territorio: aringhe e salmone affumicati. Si instaura un dialogo che passa anche attraverso la condivisione dei silenzi, passeggiando nell’agrumeto.”

piero interni casa

“C’è una coppia di giapponesi che è già tornata due volte: ci cucinano il sushi. Chi vuole sa che può trovare una compagnia discreta con cui trascorrere delle giornate semplici, ma c’è anche chi arriva qui per caso in bicicletta o a piedi e può tranquillamente godersi le nostre atmosfere in solitudine.
Qualche giorno fa si sono fermati alcuni turisti in tenda e li abbiamo fatti accampare vicino ai limoni. Ci piacerebbe organizzarci anche per questo tipo di accoglienza.“

Difficoltà e soddisfazioni
“Percepiamo che il nostro modo naturale di ospitare è ciò che molti cercano, magari anche in maniera inconsapevole. Il rumore del mare che si sente mentre si cammina in campagna è una magia dimenticata: ritrovarla genera stupore e benessere. Ce ne accorgiamo, più prosaicamente, dall’ottimo risultato di gradimento che abbiamo sui portali come booking o airbnb, dove non ci sono critiche.”

“Non nego che sarebbe stato più semplice aprire un bed and breakfast in città. Ogni giorno curo l’esterno con passione, ma anche con molto lavoro. Abbiamo tante piante e fiori a cui pensare. Oltre all’orto che non accetta mai distrazioni. “
“All’inizio qualche amico mi prendeva in giro e non capiva perché avessi deciso di prendere questa strada. Alcuni denigravano il lavoro del contadino.
La maggior parte si è ricreduta.”

piero e fatima finale

Penso che in molti, se trovassero il coraggio per farlo, sarebbero felici di trascorrere le giornate come facciamo io e Fatima nella nostra campagna, con il panorama del mare e la possibilità di incontrare e conoscere diverse culture nella nostra casa.

Noi lo abbiamo fatto ed io, a 35 anni, non tornerei mai indietro.”

La traccia volante: Compartir es vivir. Condividere è vivere.

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