Parole di umanità colorate sul marciapiede del lungomare e una storia di vita disegnata sul cemento di una rotatoria: la bellezza nella città passa attraverso messaggi di arte condivisa che illuminano e rischiarano pensieri indifferenti o angosciosi. Accade a Pesaro.
Appena fuori dal nostro Lido, sabato sera, sul marciapiede, due transenne proteggevano il lavoro di rifinitura ad una scritta, realizzata, con cura, da un gruppo di ragazzi. Proprio dove ci si lamenta spesso di trovare resti di vetri delle bottiglie, lascito di qualche ubriacatura e rissa serale, spiccavano parole verniciate con le sfumature dell’arcobaleno.
“Leggi mamma: “Human black live matter!” Lo hanno disegnato anche qui, finalmente.” Si è emozionata Viola. Ancora sporchi di colore ho riconosciuto i ragazzi di Stay Human, la onlus di Musli Alievski, anche lui intento a controllare che tutto procedesse per il meglio.
“E’ già passato qualcuno a dire che troppi ne stanno arrivando e sono pericolosi.” Ha precisato una delle ragazze. Leggendo meglio, nella versione lucente, sul marciapiede di lungomare Nazario Sauro è stata aggiunta anche la parola “migrant”, a ribadire, visto che purtroppo ce ne è bisogno, che, tra le vite importanti, ci sono anche quelle di coloro che viaggiano alla ricerca di un posto migliore dove poter riprendere a studiare, crescere, lavorare, curarsi. “Se la cancellano, o la danneggiano, la ridisegneremo!” Ha precisato un altro ragazzo, galvanizzando Viola, già pronta a dare la sua parte.
La stessa sera di sabato c’era l’inaugurazione dei giardini dedicati alla memoria di Nilde Iotti: poco distanti, sempre davanti al mare. Sembrava un tracciato, un richiamo di idee tra chi ha dedicato la sua storia all’istituzione dell’uguaglianza e della parità dei diritti, attraverso la costituzione, e chi quelle conquiste prova a ribadirle nella quotidianità distratta di una passeggiata davanti la spiaggia.
Ho letto che nel profilo dei Giovani Democratici di Pesaro, aderenti all’iniziativa della scritta, stanno arrivando già messaggi, sintomo di una ignoranza latente a testimoniare ancora di più la necessità di quelle parole vergate con la vernice sulla strada.
Chi regala colori agli altri compie sempre un atto generoso, veicolando messaggi di amore, lealtà e fratellanza anche agli indifferenti. Lo fa con la bellezza di un gesto condiviso, da proteggere insieme.
Questa mattina in una strada importante per la viabilità locale, lungo la rotatoria che porta a Santa Colomba, l’artista toscana Nian in collaborazione con Martina da Ravenna e Benedetta da Foggia, ha scoperto il suo dono alla città. Un racconto di vita narrato lungo tutto il muro. Un’opera che illuminerà lo sguardo di chi entrerà a Pesaro o sarà di passaggio e porterà a chiedere ai bambini di sapere, di aver voglia di una storia.
Il grigio è una sensazione obliqua dell’animo che mira a rendere tristi: sposta le idee verso l’angoscia dell’indefinito e paventa il nero del buio. I colori sono un atto di rivoluzione e di solidarietà per chiunque abbia bisogno di una luce per un pensiero da rischiarare.
Ai ragazzi di Stay Human che ogni giorno si danno da fare anche per migliorare le condizioni reali dei migranti, riempiendo di fatti le parole; al Comune di Pesaro che ha dedicato i giardini davanti al Moletto alla figura di una donna così ispirante e alle tre artiste che hanno istoriato la rotatoria, bisogna essere grati, oltre ogni polemica.
Noi ci prenderemo il nostro pezzetto di bellezza da cui trarre energia e da difendere.
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