I bambini disegnano ogni realtà

“L’odore del sole dove domina quello del disinfettante. E’ emerso ciò che mi ricorda, con le sue parole e con l’impegno, la mia amica Anna Maria Festa, in prima linea da 20 anni con l’associazione Amici di Marco D’Andrea. “Il bambino che arriva in ospedale è privato della sua realtà, portargliela attraverso un percorso creativo, condiviso, induce sia lui, sia la sua famiglia ad accettare meglio la nuova situazione.”

mostra bambini 2Luca sta andando a scuola per gli ultimi giorni:  preparano la recita di fine anno. Ci sono ancora molti bambini in classe: senza grembiule, più sfrenati rispetto al resto dell’anno, con il sole, il mare, i profumi dell’estate che li spingono fuori da ogni spazio circoscritto. Giovedì si esibiranno nel loro mini concerto sui numeri, mentre le maestre consegneranno a noi genitori i faldoni con i disegni realizzati durante l’anno. In qualche cassetto nascosto ho ancora le opere con la plastilina di Viola, capolavori dei suoi 4 anni creativi. E’ la memoria del loro percorso di fantasia, più o meno guidata, uno dei diritti inviolabili di tutti i bambini.

La scuola con le sue scadenze, i ritmi delle stagioni, scanditi da feste, abitudini e necessarie trasgressioni: la vita dei bambini segue un calendario più preciso nei dettagli, rispetto a quello degli adulti.

Il nostro impegno è cercare di seguire insieme a loro o, almeno, consentire che non si strappi male e incompleta la pagina del mese.

Quando stanno male tutto si complica, si confondono le date: nel momentaneo smarrimento, bisogna sforzarsi di non farsi cogliere troppo impreparati. L’obiettivo è, sempre: provare in tutti i modi a salvare la loro serenità, altro diritto intoccabile.

mostra bambini 7Mi è capitato di stare con Viola in ospedale in queste giornate nelle quale solitamente iniziamo ad andare al mare: i primi bagni, la pelle che si colora, la sabbia nelle scarpe. Invece eravamo, e abbiamo ancora un paio di appuntamenti fissati, nel reparto di pediatria per monitorare la sua polmonite batterica.

Nei corridoi colorati mi hanno colpito i simboli dell’estate di cartone appesi davanti ad ogni stanza: formine, granchi, palette. E poi le grandi lettere a formare la scritta della stagione più attesa. Nello spazio giochi, molto ben attrezzato, dei volontari dell’ABIO, controllano i pezzi dei puzzle e organizzano mini sfide a monopoli tra genitori e figli. Per fortuna nel reparto ci sono pochi pazienti, ben controllati da medici ed infermieri empatici.

La fantasia, la serenità, il tentativo di portare la realtà di fuori dove sembra più lontana: l’odore del sole dove domina quello del disinfettante.

E’ emerso ciò che mi ricorda, con le sue parole e con l’impegno, la mia amica Anna Maria Festa, in prima linea da 20 anni nel Reparto di Pediatria Oncologica del Policlinico Umberto I con l’associazione Amici di Marco D’Andrea. “Il bambino che arriva qui, è privato della sua realtà, portargliela attraverso un percorso creativo, condiviso, induce sia lui, sia la sua famiglia ad accettare meglio la nuova situazione.”

mostra bambini

Anna Maria e i volontari dell’associazione si dedicano a questo trasbordo emotivo ogni giorno dell’anno: venerdì 21 giugno, proprio in concomitanza con recite e saggi, hanno organizzato una mostra in reparto per far vedere i disegni realizzati dai bambini durante i laboratori pomeridiani. Un viaggio al contrario: chi vorrà, da fuori, potrà seguire, attraverso il progetto sul Piccolo Principe, cosa hanno vissuto e interpretato i bambini dentro.

Mi spiega Anna. “Li abbiamo anche lasciati liberi di disegnare sul tempo, sulle feste, sulle stagioni, ma è importante che si segua una progettualità precisa. Noi costruiamo un percorso mirato ai bisogni dei bambini, offrendo loro opportunità formative che li possano stimolare e coinvolgere. I risultati sembrano semplici, ma sono profondi. Non so chi lo abbia scritto, ma è proprio vero: un bambino che ti regala un disegno, ti regala un pezzo di cuore.”

Da venerdì mattina fino a lunedì sera, saranno tanti i battiti che si potranno ascoltare dalle opere appese sui muri, nella strada dall’ Aula Magna al reparto.

mostra bambini sorrisiDomani io e Viola torneremo a fare il controllo: guarderò con più attenzione altre immagini e i tanti biglietti illustrati dai piccoli pazienti insieme a quelli dei tirocinanti, attaccati vicino alla porta della medicheria.

Giovedì ci sarà la recita di Luca e il suo faldone di capolavori dell’astrattismo finirà in bella mostra nella libreria.

La realtà si mescola, rimane una sola certezza: nel rischio di perdersi, è sempre bene che sia il sorriso di un bambino a guidarci.

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