“Ci facciamo carico della nostra società, portiamo avanti la programmazione con la didattica a distanza: soddisfatti ragazzi, genitori e docenti. Non ci facciamo certo bloccare dal panico e non perdiamo tempo.”
L’Istituto Tecnico Economico Tosi di Busto Arsizio non aveva mai chiuso fino a ieri mattina. Aperto sempre, anche ad agosto per i numerosi progetti che coinvolgono gli studenti in attività a scuola, ma anche all’estero o in contatto con aziende del territorio. Domenica sera è arrivata l’ordinanza prefettizia a disporre la sospensione della didattica fino al 28 febbraio per l’emergenza legata al CODIV – 19. Busto Arsizio rientra nella cosiddetta zona rossa, nella quale ci sono restrizioni anche per altri uffici pubblici. Amanda Ferrario, preside del Tosi, ha deciso, d’accordo con i docenti, di non bloccare, nemmeno questa volta, le lezioni: da stamattina tutti nelle classi virtuali per seguire la regolare didattica a distanza. Ce lo racconta in questa traccia che sa di futuro e di speranza sul prevalere della ragione e del senso della responsabilità.
“Noi lavoriamo da sempre con una modalità non frontale, utilizzando il supporto digitale. Domenica, quando è arrivata l’ordinanza, mi sono messa subito in contatto con i miei vice. Ieri ci siamo visti fuori scuola e abbiamo ragionato su cosa si potesse fare. Abbiamo 2000 alunni, non ci andava di pensarli a casa davanti al televisore o a girare senza meta nei centri commerciali. “Facciamo la didattica a distanza!” Appena detto, siamo stati tutti d’accordo. Da questa mattina, con l’orario tradizionale 8 – 14, abbiamo tolto solo le ore pomeridiane, con modalità interattiva, i docenti hanno cominciato a lavorare con le loro classi in modalità online. Appello e lezioni.”
“Abbiamo lavorato per affinare un sistema che già utilizzavamo, applicandolo a questa nuova esigenza, predisponendo dei tutorial che consentissero a ognuno dei ragazzi di seguire in maniera adeguata. Risultato: presenti quasi in 2000, eccetto le fisiologiche assenze. Non solo, alcuni docenti che avevano chiesto dei permessi per motivazioni famigliari, li hanno ritirati per fare regolarmente lezione. I ragazzi sono stati presi in contropiede, ma poi hanno mostrato di apprezzare questa strada, come pure i genitori preoccupati dal dover andare a lavorare, senza sapere cosa facessero i figli o dal doverli gestire insieme a bambini più piccoli. Mi sta colpendo anche la reazione dei professori: so quanto siano dediti e appassionati al loro mestiere, ma da questa mattina mi mandano messaggi per sottolineare come siano soddisfatti nel capire che è un sistema che si può implementare. Insomma: stanno trasformando quelle che potevano essere difficoltà in opportunità di formazione e arricchimento professionale.”
“Il Ministro della Pubblica Istruzione ci ha supportato da subito, soprattutto, qualora l’emergenza dovesse continuare, speriamo di non, ha predisposto una task force nella quale sono stata inserita, per fornire ad altre scuole i supporti necessari a portare avanti un analogo sistema di lezioni. Mi avevano già chiamato in autonomia altri presidi della zona, illuminati, che mi hanno chiesto consigli. E’ una bella prova per capire come questa piattaforma si possa utilizzare anche in altri contesti, per me è una conferma del metodo di lavoro che si applica nella nostra scuola. Sono dirigente all’Istituto Tosi da settembre, ma sono di Busto Arsizio e conosco da anni questa realtà. Venivo da un liceo classico di Milano, nel quale sono stata preside dal 2012, dopo un anno e mezzo di lavoro al Ministero, qui sono entrata in sintonia dal primo giorno. C’è un corpo docenti magnifico. Siamo concordi su quella che è la nostra funzione e quella dell’istituzione per cui lavoriamo: fornire ai ragazzi strumenti, linguaggi diversi, capacità rapida di apprendimento, esperienze di alternanza di qualità e viaggi all’estero per lunghi periodi per aprirsi sempre di più agli altri e a nuove opportunità di conoscenza.”
“Qui si fa tutto con passione, raccogliendo la massima fiducia da parte dei ragazzi e dei genitori. Ce lo stanno dimostrando anche ora, permettendoci di vivere questa situazione con grande senso di responsabilità e senza farsi colpire da quella leggera sensazione di inquietudine che si può avvertire a vedere tutte le scuole del territorio chiuse.
Le lezioni proseguiranno online fino a lunedì, se l’emergenza dovesse proseguire siamo pronti ad andare avanti e a metterci a disposizione degli altri. La scuola deve essere specchio di una società che non si perde nel panico, ma ritrova le energie necessarie per andare avanti nel miglior modo possibile, insieme.”
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