“La comunicazione di informazioni e aggiornamenti su quanto sta accadendo dalla prospettiva di un adulto e da quella di una adolescente con speciale tutorial finale per i più piccoli. Il Tg Casa, da Luzzara, è un modo per stare insieme, a distanza, attraverso i social.”
Un salotto come studio, una lavagna come sfondo e in primo piano la redazione composta da un papà e le sue due figlie. Andrea Costa, ex sindaco di Luzzara in provincia di Reggio Emilia, consigliere regionale dell’Emilia Romagna e le sue ragazze, Giorgia 15 anni e Sara 6, ormai da una settimana, vanno in onda con il TG casa, scaricabile dal profilo Facebook del capo famiglia. Un modo diverso di leggere e raccontare queste giornate di bollettini, ansie e speranze condivise. Il virus si vince anche stando a casa, ma come si batte la solitudine e il panico, rilanciato spesso da una informazione confusa e allarmista? Andrea con i suoi 13 anni da giornalista de La Provincia, collaborazioni con agenzie e radio e un presente politico a stretto contatto con i suoi cittadini, prova a suggerire la sua formula. Si sta insieme senza rischi, provando a condividere le informazioni, ma anche la prospettiva originale di una adolescente Giorgia e il sorriso, provocato dalla presenza attiva di una bambina speciale come Sara. Collegandosi alle 10 con il Tg casa si possono conoscere gli ultimi aggiornamenti sulla situazione anche a livello locale, gli approfondimenti su storie e temi collegati o meno, selezionati da Giorgia e imparare a fare i biscotti o le macchine di plastica con le scatole delle uova, seguendo la guida attenta di una redattrice di sei anni. Il progetto sta riscuotendo così tanto successo che proseguirà anche passato questo periodo, in una versione non quotidiana, per mostrare che la realtà può avere diverse chiavi di lettura, ma una strategia condivisa per affrontarla: stare insieme con il sorriso.
La traccia: media speciali ai tempi del virus
“Era da tanto che stavo pensando quale potesse essere il modo per fare interessare i ragazzi a ciò che accade intorno a loro. Con mia figlia Giorgia di 15 anni ho la testimonianza diretta di come considerino ormai obsoleti i giornali. Quanto sta accadendo in questi giorni ha messo insieme i due aspetti: la realtà che entra con forza nella vita di tutti, senza distinzione di età, e la necessità di raccontarla. Nel confezionare l’idea del “Tg casa”, ho aggiunto anche il mio ruolo e la fiducia che le persone hanno nei miei confronti. Sono stato sindaco per diversi anni del mio comune, Luzzara e ora sono consigliere regionale: i cittadini conoscono il mio modo di agire e di comunicare, aspettano i miei aggiornamenti che prendo solo da fonti autorevoli e verificando quanto vado a diffondere. Così eccoci in onda, ogni giorno dal nostro salotto: io, Giorgia e anche la piccola Sara di sei anni, a cui abbiamo trovato il ruolo fondamentale di inventare e proporre lavoretti per intrattenere i suoi coetanei. Sono contento del suo impegno anche perché altrimenti non ci avrebbe consentito di fare serenamente il nostro tg.”
“Oltre ad estrarre dai giornali, nazionali e locali, gli articoli che ci sembra più interessante riprendere, mi affascina molto vedere cosa colpisce Giorgia. La sua scelta dei temi da approfondire non è mai banale e consente di aprire una finestra nella prospettiva sull’informazione degli adolescenti. Potrebbe essere un modo, passato questo periodo, per indirizzare in maniera più mirata i contenuti dei media verso i ragazzi. Noi vediamo gli stessi servizi, leggiamo gli stessi giornali, ma Giorgia trae degli spunti, io altri. Sara è un vulcano, come è normale sia alla sua età, non si ferma mai, anche se sta cominciando ad adeguarsi alla diretta, mentre parliamo non interrompe, si sfoga poi quando è il suo turno.
Le reazioni di chi ci guarda ci spingono a continuare. Ci ringraziano perché, oltre a dare delle informazioni legate al virus, raccontiamo anche altre storie senza un fare consolatorio, ma con l’obiettivo, mai secondario, di regalare pure un sorriso. Le bambine aggiungono gioia a tutto. L’affetto che ci torna indietro in questi giorni penso sia la conferma del mio modo di intendere la politica: tra le persone, ascoltando, senza mai cedere a manifestazioni di odio e cattiveria. Da sempre i miei contenuti hanno avuto lo scopo di informare e di unire la comunità per cui mi spendo. Chi ora guarda il Tg casa sa cosa si aspetta, può rimanere giusto sorpreso per le offerte di Sara!
Nulla però è affidato al caso, siamo ben organizzati come redazione. Tutte le mattine io mi alzo alle sette, prendo il caffè mentre leggo i giornali. Alle otto sveglio le ragazze: passo a Giorgia i quotidiani e aspetto la sua scelta. Ci confrontiamo sui temi da trattare e poi passiamo alla organizzazione dei lavoretti di Sara. Alle dieci si va in diretta. Capita che l’orario coincida con le lezioni online di Giorgia, ma ormai anche i suoi professori conoscono cosa fa. “Stavi al Tg, vero? “ Le ha detto ieri la prof di latino, quando si è collegata con dieci minuti di ritardo rispetto agli altri. Il pomeriggio verso le 17.30, riunione di redazione: verifica di ciò che abbiamo dimenticato di comunicare, approfondimenti eventuali e prove di quanto proporrà la piccola.”
“Sono contento di aver trovato il sistema per stare con le mie figlie, ideando un modello che potremmo utilizzare anche quando si tornerà alla vita normale. Sono a casa, in autoisolamento dopo aver partecipato all’insediamento del consiglio regionale ed essere stato a contatto con gli assessori che sono risultati positivi. Anche se Sara spera che le scuole non aprano più fino a giugno, ricominceremo ad avere presto i nostri ritmi, ma il Tg Casa non verrà archiviato. Penso ad una versione settimanale, magari la domenica, nel quale continuare a mostrare l’informazione attraverso i miei occhi e quelli di una adolescente, senza dimenticare gli imperdibili intrattenimenti della più piccola della redazione.
La traccia volante: “Per me cultura significa creazione di vita.” Cesare Zavattini
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