Domenica 29 marzo alle 12 facciamo cinque minuti di silenzio nelle nostre case per ricordare chi ci ha lasciato senza avere il conforto dei propri famigliari. La proposta è del poeta Franco Arminio. Porgiamo, tutti insieme, il saluto distante, ma caloroso che la comunità non ha potuto dare loro.
Cinque minuti, sono pochi ma in queste lunghe giornate durano tantissimo. Domenica 29 marzo, alle 12, riusciremo a far tacere ogni suono riprodotto nelle nostre case da tv, tablet, radio, videochiamate, vivavoce? 300 secondi di assoluto silenzio, tutti insieme, senza bisogno di uscire sui balconi, per provare a stare vicino a chi non c’è più e ai loro cari, con il pensiero.
La proposta è del poeta Franco Arminio che pure non sta facendo mancare il conforto delle sue parole. Ha messo a disposizione il numero di telefono a cui ogni mattina, dalle 9 alle 11, risponde dalla sua casa di Bisaccia: conversa con chi lo chiama, da Brescia a Cagliari, per superare in maniera diversa la sensazione di solitudine che tutti avvertiamo. Arminio ha rivolto un appello anche alle televisioni nazionali e locali affinchè aderiscano all’iniziativa e chiesto al Governo di trovare un modo per rispondere all’esigenza di stare vicini ai propri morti.
Intanto, domenica, per una volta, il senso del paese coltiviamolo, stringendoci senza inno. Chi può, senza paura, perché saremo uniti dal battito dei nostri cuori e la melodia del nostro respiro. Poi, quando finirà questo periodo di forzate distanze, recuperiamo al più presto quelle con chi ha sofferto maggiormente e con la memoria di chi ci ha lasciato.
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