Nella e uno sguardo che annulla le distanze

“Quando mi ha teso la mano per prendere il pacco che le stavo porgendo, i miei occhi si sono incrociati ai suoi: quello scambio è durato pochi attimi che però a me sono sembrati un’eternità e ancora me li porto dentro.”

nella due okRiempire le giornate di quarantena, pensando agli altri. Lontani oltre un metro fisicamente, stretti nel cuore di azioni semplici eppure determinanti. Nella Converti, studentessa romana, laureanda, mille lavoretti e militanza attiva, prima dello stop per la pandemia, ha deciso di partecipare alle attività dell’Associazione 21 luglio: prepara e consegna pacchi di beni di prima necessità alle famiglie dei campi rom della capitale. La sua testimonianza regala la gioia inattesa della scoperta che c’è il modo per stare insieme e sentirsi uniti. Oltre le mascherine si può riconoscere il sorriso di chi capisce di non essere solo. Una traccia che è speranza anche per il futuro che ci aspetta. 

La traccia: gesti di solidarietà attiva

“La mia storia è quella di una volontaria che ha dato un senso alle giornate vuote di quarantena, mettendo a disposizione degli altri il tempo che diversamente avrei ritenuto sprecato. L’elenco è lungo, in ogni pacco devo mettere pannolini, salviettine, omogeneizzati, pastina. Già perché ho accolto l’invito di Associazione 21 luglio a dare una mano nella preparazione dei pacchi da destinare alle famiglie che in queste settimane stanno vivendo un’esperienza drammatica perché sono alla fame. Ho indossato i guanti, la mascherina e mi sono messa al lavoro. Ho pensato che dopotutto sarebbero stati gesti semplici. In fondo, cosa c’è di così straordinario nel riempire una busta?”

“Non lo immaginavo neppure, credetemi, quanto valore potesse avere un mio gesto fino a che i miei occhi non hanno incrociato quelli di Sabrina. È una giovane mamma rom che vive in una delle tante baraccopoli dimenticate dallo Stato in questa emergenza da Covid-19. Quando mi ha teso la mano per prendere il pacco che le stavo porgendo, i miei occhi si sono incrociati ai suoi: quello scambio è durato pochi attimi che però a me sono sembrati un’eternità e che ancora mi porto dentro. Un barlume di gioia e di speranza si è immediatamente mischiato alla disperazione che solo una mamma può provare quando non ha nulla da mangiare per i suoi figli. Il suo sorriso sincero e il suo “Grazie” bisbigliato da chi ha visto una dignità calpestata, mi hanno reso una donna migliore.”

nella 3“Ho pensato che il mio piccolissimo gesto ha reso felice una mamma, i suoi bambini, la sua famiglia. Ho capito quanto la solidarietà non sia mai abbastanza. Gli attivisti di Associazione 21 luglio mi hanno dato un’opportunità per me straordinaria, per loro è lavoro quotidiano. Non li lasciamo soli. Continuiamo a donare, perché tutto questo è possibile solo grazie a voi, alla vostra generosità. Loro non si fermano, non ci fermiamo neppure noi. Abbiamo il potere di fare in modo che tante altre famiglie possano non patire più la fame. Basta poco. Non vi fermate.”

Per donare questo è il link https://www.facebook.com/118459904857820/posts/2904369299600186?d=n&sfns=mo

nella copertina
foto di Fabio Moscatelli

La traccia volante: “Impara a amare ciò che desideri, ma anche ciò che gli assomiglia. Sii esigente e sii paziente. È Natale ogni mattino che vivi. Scarta con cura il pacco dei giorni. Ringrazia, ricambia, sorridi.” Stefano Benni

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