Cittadini : paletta, mascherina e poesia

Questa mattina mi ha colpito la frase su un foglio, appeso da un artista con una semplice molletta, in una delle strade più curate della città. La dedico a chi continua a lottare per rendere la poesia un principio per la realtà. Alla mia Roma che è gioia schiacciata tra i sassi; ai miei amici nella speranza che possano presto aprire le finestre, sentendo il profumo dei fiori e a Pesaro che è un punto di osservazione sano e pulito verso il resto del paese.

rifiuti

Credimi non si respira, non è il caldo, ma la puzza! Non si riesce nemmeno a camminare per strada! Dobbiamo stare con le finestre chiuse!” Sono solo alcune delle grida di sofferenza degli amici da Roma. La mia adorata città sommersa dai rifiuti, in alcune zone si temono rischi per la salute pubblica.

Da qui, dove ogni sera sento passare il camioncino a raccogliere la differenziata, avverto un senso di impotenza e di rabbia. Non mi permetto di dare colpe e addossare responsabilità, ma ho la lucidità di chi, dall’esterno, osserva e capisce che non si può perdere tempo in processi e prospettive: si deve intervenire.

Mi colpisce allora che mi arrivi la notifica dell’invito a partecipare ad una iniziativa, organizzata dall’Oratorio di Circonvallazione Trionfale che non è nemmeno la mia zona.

Non è carnevale, ma tutti con la mascherina anti puzza! Ci ritroviamo martedì 2 luglio alle ore 18 all’ingresso dell’Oratorio di Circonvallazione Trionfale per pulire il marciapiede sommerso da rifiuti e liquami. Il cattivo odore ormai ha infestato tutto il quartiere! Vieni a darci una mano per il bene del quartiere e di tutti coloro che qui vivono e trascorrono il loro tempo!”

Penso a quante attività portano avanti i cittadini per senso civico e amore dei propri luoghi.

voce di porta portese.jpgLa scorsa settimana ho ritrovato le foto di quando piantammo i fiori nella piazza di via Ettore Rolli con la Voce di Porta Portese. Viola aveva 5 anni e Luca era appena nato. Grazie a Mauro Silenzi, anima dell’associazione, ci impegnammo con rastrello e paletta ad infondere nei piccoli, il rispetto per l’ambiente. L’iniziativa è proseguita, ho dedicato una delle prime tracce all’edicolante più verde d’Italia (https://traccevolanti.com/2018/11/09/mauro-ha-adottato-il-quartiere/), ma purtroppo non mancano segnalazioni anche da quelle strade di alberi danneggiati e cumuli di spazzatura.

Vivere nella storia e nella meraviglia di monumenti, atmosfere, scorci che si offrono generosi per l’invidia del mondo intero, non basta più. E’ come buttare il regalo più bello, sbagliando pure il cestino.

Mi piacerebbe raccontare ai miei figli che la squadra con la mascherina e il rastrello ha sconfitto l’esercito degli ignoranti, zozzoni e incompetenti. Vorrei che quando veniamo a passeggiare per la città nella quale hanno mosso i primi passi, non si dovessero chiudere il naso e commentare “mamma, è tutto sporco!” 

pesaro fumo

Alle 18 forse saremo al mare, sulla spiaggia su cui non si può buttare un legnetto di cremino senza essere prontamente richiamati, dove l’acqua non è cristallina, ma guai a farci finire una cicca di sigaretta ( è stato anche approvato un provvedimento per il divieto di fumo sulla battigia). Proverò una leggera soddisfazione per la scelta di un luogo civile nel quale far crescere i bambini, ma anche molta angoscia.

So che i romani non abbandoneranno le nostre strade e piazze, confido in tanti Mauro e nella mia amica Sabrina che con il suo staff di bravi amministratori, prova a salvare il centro storico. Vorrei indossare quella mascherina non per snobismo da straniera, ma per contribuire all’iniziativa dei cittadini di quella che non è nemmeno la mia zona, a restituire dignità ad una strada e a chi la vive.

via teobaldi

Questa mattina su via Teobaldi, una delle più pittoresche di Pesaro, con i vasi di ulivi, i quadri appesi sui muri, come in un salotto, uno degli artisti ha attaccato, fuori dal suo studio, sorretta da una semplice molletta questa preziosa verità: “Ci sono dei fiori che vogliono uscir fuori tra i sassi. Basterebbe forse una piccola scossa per farli spuntare. So che la Gioia esiste. Paul Claudel.”

La dedico a chi continua a lottare per rendere la poesia un principio per la realtà. Alla mia Roma che è gioia schiacciata tra i sassi, ai miei amici nella speranza che possano presto aprire le finestre, sentendo il profumo dei fiori e a Pesaro che è un punto di osservazione sano e pulito verso il resto del paese.

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