“Per me il bar è stata una palestra di vita rivoluzionaria. Non mi sarei mai aspettata di fare la barista: un’esperienza splendida che mi porto dentro. Spesso quando vado in un locale di cui conosco i proprietari, mi viene naturale chiedere “ma posso fare un caffè?”. E’ stato importante per me lavorare con Vezio, perché si discuteva, ma c’era una complicità unica anche nel riconoscere le varie tipologie di clienti e quindi di donne e uomini. Ho imparato molto e lo rifarei per cento volte.” Continua a leggere “Nel bar di Maria e Vezio”
Comunque scrivere
“Scrivere a Pesaro”, un collettivo si sarebbe detto negli anni passati, ora un gruppo su facebook che però vuole essere anche reale. Da venti, a trenta, ora siamo 78 componenti: denominatore comune la scrittura, l’amore per le parole e la loro democratica diffusione. C’è chi non ha mai pubblicato nulla, ma lavora nell’editoria o nel settore della comunicazione, ci sono i preziosi librai della città e poi, i folli scrittori. In regia, l’eclettico Paolo Pagnini. Ieri il primo incontro pubblico: un racconto, senza genere, che continua.
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Elisabetta, Beatrice e il basket che non c’era
“Era il 2010, abbiamo organizzato il primo raduno, per cui è arrivata anche una ragazza da Olbia. Da allora siamo rimaste l’unica squadra femminile sorde di basket in Italia.” Continua a leggere “Elisabetta, Beatrice e il basket che non c’era”
Rosalba spiega la storia a cartoni
“Che dici facciamo un cartone sulla Shoah?” Ho risposto con meno dubbi: “Lo abbiamo fatto sulla mafia, possiamo trovare il modo di farlo anche sulla Shoah!”. Abbiamo capito che era necessario per evitare che si cancellasse altra memoria.” Continua a leggere “Rosalba spiega la storia a cartoni”
Sofia e Paola sulla strada del mandarino
“The Tangerine Road richiama l’antica rotta medievale della Via della Seta, attraverso cui nell’antichità si scambiavano thè, sete, spezie, tappeti e soprattutto cultura, conoscenza, usi e costumi di popoli così diversi e lontani. Esprime proprio l’idea del viaggio, del racconto: rappresenta la nostra avventura dall’Europa in Cina, avide di conoscenza.” Continua a leggere “Sofia e Paola sulla strada del mandarino”
Alessandro fa cantare e suonare San Basilio
“Sono nato, cresciuto e vivo a San Basilio. Ho fatto tutte le scuole qui. Io promuovo il bene che c’è, consapevole del male che vedo dal balcone, dalla macchina, a piedi. E’ una lotta continua. Ci sono risorse incredibili: qui soni nati artisti, scrittori, sportivi. Si ha voglia di fare cultura perché si vuole fare emergere ciò che ci circonda di positivo.”
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Comici, spaventati, genitori
Ci fosse un manuale per spiegare ai genitori come interpretare il proprio ruolo ai colloqui con gli insegnanti: alcuni lo porterebbero dietro sottolineato; altri lo saprebbero a memoria; ci sarebbe chi ha studiato, ma ha l’ansia; non mancherebbero gli impreparati e purtroppo, anche gli autori. Continua a leggere “Comici, spaventati, genitori”
Francesco guarda la luna oltre il terremoto
“Ho venduto la nostra casa a Roma, ma ho molti amici e potrei tornare in città: ci penso solo quella notte, poi capisco che ormai sono montegallese e devo stare con le mie persone. Ho dormito in tenda e per 7 mesi negli alberghi sulla costa con i miei compaesani, solo che io ero abituato più di loro.” Continua a leggere “Francesco guarda la luna oltre il terremoto”
Tiziana porta il bene sul palco
“Ogni progetto artistico risponde ad un cambiamento della vita delle persone. #Io siamo è la perfetta trasposizione di quello che penso e sono. Il Teatro civile è un teatro urgente. Mi mancava un tassello per vedere davvero il bene che è intorno a noi, andare oltre il “sì, vabbè” della conoscenza per rimanere sconvolta dalla bellezza della semplicità.” Continua a leggere “Tiziana porta il bene sul palco”
Dalla parte di Sabrina
Ho perso da qualche anno la certezza di un’appartenenza politica forte e sincera, non ho dubbi, però, su coloro che non avranno mai il mio appoggio: razzisti, populisti, incompetenti manifesti. Sono, invece, sicura che starò sempre con chi si impegna, lavora e lotta per il rispetto dei diritti. Quindi mi va di ribadire e di scrivere che sono dalla parte di Sabrina Alfonsi. La presidente del I municipio di Roma, il cuore della storia del mondo, concentrato nello spazio di due città medie di provincia, è un’amministratrice competente, seria e anche appassionata. Quando decide di portare avanti una battaglia non guarda in faccia a critiche o, peggio, a minacce, prosegue: lascia le sue tracce di buon cammino, a testa alta e con i piedi bene a terra. Continua a leggere “Dalla parte di Sabrina”